Come scegliere la razza del tuo amico a 4 zampe?
L’arrivo di un amico a 4 zampe segnerà un momento importantissimo ma come scegliere la razza in base al proprio stile di vita?
L’adozione di un amico a 4 zampe porterà senza ombra di dubbio un’ondata di gioia all’interno della propria famiglia.
Tuttavia è sempre importante tenere a mente che si tratta di una scelta a lungo termine dal momento che il cane condividerà almeno dieci anni della vostra vita insieme a voi. Per tale ragione la razza del proprio animale domestico dovrà essere compatibile con il proprio stile di vita. Ciascuna razza di cane infatti, ha una propria personalità, uno specifico temperamento e soprattutto esigenze caratteristiche.
Innanzitutto è necessario chiedersi quanto spazio avrà a disposizione il proprio cane. La scelta della razza dovrà necessariamente tenere conto del tipo di abitazione: appartamento, casa provvista di giardino o eventualmente presenza di ampi spazi verdi nelle vicinanze da poter sfruttare. Contemporaneamente però, è bene considerare anche il proprio stile di vita: il tipo di lavoro svolto quanto incide sul proprio tempo libero a disposizione? Il cane a causa dello stile di vita sarà costretto a rimanere molto tempo da solo? E ancora, si è abituati a svolgere attività fisica o si prediligono attività più sedentarie?
La decisione di prendere un cane, inoltre, deve essere accettata da tutti i membri della famiglia e qualora si abbiano bambini piccoli (o si abbia intenzione di averne) è bene propendere per cani che abbiano una certa attitudine a vivere a stretto contatto con essi. Per esempio razze di cani che possono essere considerati dei veri e proprio baby sitter sono i Labrador, i Golden Retriever, il Boxer e il San Bernardo. Mentre sono generalmente sconsigliati i Weimaraner oppure gli Akita. I primi tendono a giocare in maniera troppo “dura” mentre gli Akita possono essere irascibili.
La semplice estetica delle razze canine dunque, non è un buon fattore per scegliere quale adottare. Anzi può essere un ottimo aiuto frequentare le fiere canine al fine di entrare in contatto con gli addestratori e per conoscere da vicino le diverse razze. Non bisogna dimenticare, infatti, che al mondo ne esistono più di 400.
Non meno importante e da tenere a mente è il costo che richiede il mantenimento di un cane. Per esempio, razze di cani a pelo lungo (es. Collie, il Levriero Afgano o il Bobtail) necessitano di toelettature frequenti al fine di evitare che il pelo si infeltrisca o che si creino nodi. Questi ultimi non solo sono antiestetici ma possono provocare dei veri e propri problemi quali irritazioni e infezioni.
Inoltre, le razze pure possono soffrire di diversi problemi di salute. I cani brachicefali, o più comunemente i cani con il muso schiacciato (es. Bulldog inglese e francese, il Boxer, il Pechinese o il Carlino), soffrono comunemente di problemi respiratori a causa della stessa conformazione del cranio. Altri invece prediligendo una vita più tranquilla e sedentaria possono incorrere in problemi di obesità (es. Labrador, Golden Retriever, Basset Hound e Beagle).
In termini economici dunque, può essere più vantaggioso non accogliere un cane di razza pura in casa ma bensì i meticci. Questi ultimi avendo maggiori variazioni genetiche possono infatti incorrere meno frequentemente in problemi di salute.
Infine sebbene le linee guida possano essere molto utili al fine di decidere tra quali razze di cane scegliere, è opportuno ricordare che ogni animale ha una propria personalità. Per tale motivo si consiglia sempre di confrontarsi con l’allevatore per conoscere anche il temperamento dei genitori dei cuccioli (qualora ovviamente non si voglia adottare un cane adulto).
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