Bagno e privacy: ai cani non piace questo elemento. Perchè?
Perchè il cane ci segue anche in bagno? La domanda più frequente tra i proprietari degli amici a 4 zampe ma la risposta non è la sola curiosità
L’esperienza più comune di ogni proprietario di un cane è andare in bagno in compagnia del proprio amico a 4 zampe. Ma per quale motivo all’adorato amico peloso non piace rispettare la privacy che il bagno dovrebbe richiedere?
La risposta potrebbe essere semplice e ovvia, ossia che la curiosità li spinga ad accompagnare il proprio proprietario ovunque e in qualunque momento. In realtà, diversi esperimenti scientifici hanno dimostrato che la risposta non è poi così sintetica.
Innanzitutto se l’amico a 4 zampe è entrato in casa che era appena un cucciolo, potrebbe essere abituato a trascorrere con il proprio proprietario tutto il tempo a disposizione. Come spiegato dall’esperta di comportamento animale, Mary Burch, i cani possono imprimere sulle persone. Dove l’imprinting è il fenomeno per il quale l’animale tende a riconoscere un’altro esemplare, una persona o anche un oggetto inanimato come figura genitoriale o oggetto di fiducia abituale. Se ciò avviene non c’è da meravigliarsi che voglia rimanere sempre al fianco del proprio padrone.
Tuttavia la lealtà dei cani non si manifesta solo quando entrano nelle famiglie da cuccioli. Qualunque sia l’età alla quale viene adottato, il cane può riconoscere nel padrone la figura più fidata della sua vita e conseguentemente essere disposto a seguirla ovunque.
Un altro secondo motivo è da ricercarsi nella storia evolutiva dei cani. Questi ultimi infatti, sono animali che storicamente hanno viaggiato e vissuto in gruppi molto affiatati. E durante anni di domesticazione i cani si sono evoluti per vivere a stretto contatto con il proprio padrone da cui ricevono cibo, sicurezza e felicità. In altre parole, i cani riconoscono nel proprio padrone il loro branco e ciò può significare non permettere a nulla, neppure alla porta di un bagno, di porsi tra lui e il proprio essere umano.
Il terzo motivo invece, potrebbe trovare le proprie radici nella razza del cane. Non a caso recentemente si è iniziato a etichettare alcuni cani come “cani velcro”. Alcune razze come i cani da pastore, i cani da difesa o le sportive potrebbero essere maggiormente inclini a seguire il proprio padrone a causa di tratti congeniti.
In ultimo ma non meno importante, la ricerca di attenzione dove l’attenzione può aiutare a rafforzare un comportamento. Quando il cane entra nel bagno genera tendenzialmente una reazione nel proprio padrone. Nella migliore delle ipotesi viene accolto e accarezzato, nella peggiore viene sgridato e allontanato per rispetto della propria privacy. Sebbene sgridare il proprio amico a 4 zampe non sia utile, il divieto ad entrare in bagno può essere utilizzato proprio come opportunità per addestrarlo. A tal proposito sarebbe opportuno ricompensarli anche con semplici gesti di affetto qualora dovessero aver lasciato la stanza e atteso fuori dalla porta.
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